Antonio Conte celebra ad Acerra le vittime dell’Heysel

Ad Acerra si è vissuto un pomeriggio di grande emozione e memoria condivisa.
Nel cuore della città, il Centro Sportivo Diocesano è stato intitolato a Roberto Lorentini, medico, uomo di sport e simbolo di tutte le vittime della tragedia dell’Heysel.

A quasi quarant’anni da quella drammatica sera del 29 maggio 1985, il ricordo di quelle vite spezzate continua a parlare al mondo del calcio e a tutti coloro che credono nei veri valori dello sport.
Ricordare oggi significa scegliere la parte giusta: quella della vita, del rispetto e del coraggio.

Tra i presenti, non poteva mancare l’allenatore del Napoli, Antonio Conte, che ha voluto rendere omaggio alle vittime e sottolineare come lo sport debba sempre essere luogo di incontro, non di scontro.
Accanto a lui Sergio Brio, Andrea Lorentini, figlio di Roberto, rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, autorità religiose e tantissimi cittadini che hanno partecipato con commozione e orgoglio.

Acerra ha voluto così lanciare un messaggio forte: lo sport è di tutti e deve unire, non dividere.
Perché quando la passione incontra il rispetto, la vita vince sempre sulla violenza.

Un ringraziamento speciale al Vescovo Antonio Di Donna, che con la sua sensibilità e la sua presenza ha reso ancora più profondo il valore umano e civile di questa giornata.